Tutti i filmati di festivalfilosofia 2013

Video Corner: in brevi interviste i protagonisti fanno il punto sul tema delle loro lezioni.

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I tratti inquieti e indecidibili dell’amore trovano espressione in influenti “figure” che non cessano di segnalarne la natura ambivalente, il non poter essere unione senza separazione o appagamento senza insoddisfazione, come per il Don Giovanni, incarnazione del negativo secondo la lettura filosofica di Umberto Curi.

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Costitutivamente luogo di oblazione e disinteresse, l’istituto della famiglia conosce nella tarda modernità una crescente pluralizzazione di forme legate alle corrispondenti vicende del matrimonio: Stefano Rodotà lo esamina rispetto alle sue molteplici trasformazioni sul piano giuridico.

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Gli innesti dell’amore nella sfera pubblica e nell’ethos comune assistono al protagonismo di concezioni connesse alla logica incalcolabile del dare, presentando una visione ottimistica del legame sociale, alimentando anche le proposte di revisione del welfare in termini di “economia sociale”, come nella lezione di Stefano Zamagni.

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Virgilio Melchiorre commenta uno dei testi classici cruciali per la declinazione ottocentesca del tema dell’amore: il Diario del seduttore di Kierkegaard.

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In questa lezione la triade classica di eros, agape e philia viene percorsa nelle sue principali riletture contemporanee, incentrandosi sull’incerta corrispondenza tra sesso e genere, con inoltre una discussione del “campo maschile”.

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In questa lezione vengono esaminate le strategie di reciprocità ricostruite nella Storia della sessualità di Michel Foucault.

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Necessario è ricostruire grammatiche, sintassi e rituali dell’amore contemporaneo, anche per fare fronte alla tensione che il discorso della libertà individuale introduce nell’esperienza del tradimento, come argomenta Gabriella Turnaturi.

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Secondo la prospettiva “dionisiaca” di Michel Maffesoli, la concreta dimensione erotica diviene via transitiva verso l’altro, per mezzo dell’intricata trama degli affetti nella quale siamo avvolti. Dalla cultura alla politica, tutto deve sottostare alle regole del piacere. Il paradosso di questo amore “liberato” sta nell’aver creato esseri umani ancora più interdipendenti.

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